Cambia il modo di fare dogana: la Commissione Europea presenta una proposta di riforma dell’Unione Doganale

La Commissione Europea ha presentato una proposta legislativa per dar vita a quella che è stata definita la riforma più ambiziosa e globale dell’unione doganale dell’UE sin dalla sua nascita nel 1968, un pacchetto di misure che rivoluzionerà il modo di fare dogana, una trasformazione radicale che prende le mosse dall’esigenza di adeguare l’autorità doganale a nuovi standard di sicurezza e restare al passo con i cambiamenti geopolitici e la transizione green e digitale.

Parola chiave: semplificazione 

La parola chiave della proposta di riforma delle dogane presentata dalla Commissione UE è semplificazione. La riforma, infatti, mira a ridurre e semplificare le procedure doganali, migliorare i controlli attraverso la condivisione dei dati fra le dogane europee, ottimizzare processi e tempi. Sarà più facile, ad esempio, calcolare i dazi doganali per i piccoli pacchi: piattaforme e autorità doganali saranno agevolate nella gestione del commercio elettronico. Un’altra area di intervento riguarderà il sistema Trust and Check: le Aziende più affidabili – quelle dove i processi operativi sono completamente trasparenti – potranno immettere le loro merci in circolazione nell’UE senza alcun intervento doganale attivo. Ma il fulcro di tutta la riforma è rappresentato dalla creazione di un nuovo centro doganale digitale europeo (EU Customs Data Hub) che sarà il motore di tutto il nuovo sistema. 

EU Customs Data Hub. Cos’è? 

Un’unica piattaforma digitale all’interno della quale confluiranno i dati relativi alla circolazione delle merci: si chiama EU Customs Data Hub e sarà gestita dall’autorità doganale dell’Unione Europea.

Si tratta di un centro doganale digitale europeo che si occuperà di raccolta, gestione e analisi dei dati. Lo scopo: migliorare l’approccio dell’UE alla gestione dei rischi e ai controlli doganali.

La suddetta piattaforma si presume sarà attiva: 

  • dal 2028 soltanto per le Aziende che operano nell’e-commerce;
  • dal 2032 per tutti gli altri importatori ma su base volontaria;
  • dal 1° gennaio 2038 obbligatoria per tutti gli operatori.

Una tecnologia estremamente innovativa che mixa intelligenza artificiale e intervento umano fornendo alle autorità una visione completa della circolazione delle merci.

Tutte le proposte legislative di riforma presentate dalla Commissione Europea saranno sottoposte a un processo decisionale che coinvolgerà diverse istituzioni dell’Unione Europea: presto saranno trasmesse al Parlamento Europeo e al Consiglio dell’Unione Europea per approvazione e al Comitato Economico e Sociale Europeo per consultazione. 

Per approfondire: qui